sabato 26 novembre 2011

ESSENDO CHE

12 commenti:

  1. Parbleu....Squili....
    ma sei tu quel cosino azzurrino che spunta dal pavimento?
    Ma che ti sei mangiato?
    Buon sabato!
    Elisena

    P.S.:sempre più vive le tue immagini....ALLEGRIA!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Ciao Matteo,
    buon fine settimana e...
    salutami Biella!! :o))))))
    Baci
    Giulia

    RispondiElimina
  3. Son mesi che vedi case in giro, hai deciso quale comprare? :P Ciao Brato!

    RispondiElimina
  4. Hola soy Nati, estaba paseando por los blog y me he encontrado con el tuyo, me ha gustado mucho como trabajas y lo que tienes publicado me parece muy interesante, te felicito por ello.
    Yo tambien tengo un blog el mio es de cuentos, pasaté cuando te apetezca sin compromiso, espero sea de tu agrado.
    Yo volveré a visitarte y ha seguirte, hasta entonces un saludo muy cordial Nati.

    RispondiElimina
  5. Hola Nati! Non riesco a trovare un link di riferimento per visitarti...

    RispondiElimina
  6. Ti martello anche qua, finché non torni!

    RispondiElimina
  7. NIENTE E' PIU' PRODIGO DI PAROLE DEL SILENZIO DELLE MACERIE.
    Abito questo tendone da circo con un buco nel pavimento. Le porte......le porte sono sipari, tende che si spalancano al vento, ogni tanto una rondine nidifica sul predellino dell'acrobata e rimane a farmi compagnia fino a che ha un miraggio migliore o deve ubbidire all'arcaico richiamo dello stormo. Ma, infine, tutto questo diroccamento è solo la traccia del passaggio severo del tempo, che ha corroso, sfilacciato, sfiancato, reso tutto di nuovo al suolo. Macerie ingombranti, traballanti, squilibrate. Cosicchè nella tenda da circo la notte è unicamente notte e, il giorno, è un bivaccamento solitario. Ogni tanto guardo nella voragine del pavimento, mi giungono i rumori remoti del sottosuolo: uno strisciare ovattato o un morbido rigurgito d'acqua. Niente altro. Sò che seppur rimanessi in attesa per tutto il resto dei giorni della mia vita non ci sarebbe nessun contatto tra il sottosuolo e la superficie. Nessuna realistica ipotesi che giustifichi la mia paziente, solitaria attesa, tra queste rovine. Eppure, nessuno riuscirà a convincermi della inutilità di questa mia occupazione.

    Niente, Matteo, è più prodigo di parole del silenzio delle macerie.
    Un bacio, e grazie
    Marilena

    RispondiElimina
  8. Ciao!
    Ti ho trovato tra alcuni dei miei amici.
    Mi sono innamorato di posti come questi. Mi piacerebbe avere un sacco di soldi solo per comprare e restaurare ciascuno di essi.
    Ho amato il tuo blog. Quando possibile, passano di qui.
    abbracci
    Lhú Weiss

    RispondiElimina
  9. I love your photo XD !!

    RispondiElimina