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Oggi negli occhi è cresciuta l'edera. Fresca e gentile, verde e brillante di rugiada. Aggrappata alle mie radici visive, arricciata ai bulbi oculari come uva. Siamo in Settembre con i suoi pastelli. Cerco di parlare forte, per non sentirlo andare via, quando sarà il momento.
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RispondiEliminaLa natura e il tempo che si riprendono ogni cosa...
RispondiEliminaDolce...mescolìo di immagini e parole.
RispondiEliminaMi piace molto la seconda.
Guardo e mi meraviglio.
Eli
Dalle finestre, Settembre, e ora ne sono piene tutte le stanze.
RispondiEliminaLe porte sono aperte, Settembre aleggia e fa la corte a mattoni, e ora ne è piena il cielo sopra.
Le nuvole si chiudono, Settembre ancora, poi in cantina.
TRIPUTIN
Squili...hai gridato così forte ke l'edera s'è appiccicata anke nei miei occhi riportando ste immagini in vita, alla gloria vissuta un tempo dove tra risa e pianti germovagliano i suoi tralci perkè lei sapeva ke d'essere immortale!
RispondiEliminaSalutone Squili.
A presto
Elisena
lascio urlare te..che a me fa già male la gola...e poi sn abbastanza distante per non essere stordita dalle tue urla ma posso ben apprezzarne le parole...come il sussurrare del vento (hihih...cm al solito dico una marea di str.nzate) Ciau e Buona giornata ;)
RispondiEliminaLa prima è diversa da tutte le altre, è tipo una non-natura morta. Comunque può sempre ritornare in movimento, no?
RispondiElimina...strilla strilla che pure io non voglio sentirlo andar via...
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